STALKING: TRA MOLESTIA E PERSECUZIONE

A cura di Ilaria Galli

Lo scorso 23 Aprile 2009 il Parlamento italiano ha introdotto in Italia il reato di “atti persecutori”, nel linguaggio corrente stalking, un nuovo reato penale estraneo fino a poco tempo fa al nostro sistema giuridico ma già applicato in diverse nazioni europee e negli Stati Uniti.
Ma di cosa parliamo quando ci riferiamo allo stalking? Si tratta di una vera e propria persecuzione ripetuta e assillante caratterizzata da pedinamenti e appostamenti, telefonate e messaggi. A volte lo stalker è spinto dalla volontà di ottenere a tutti i costi attenzioni dalla persona perseguitata o in altri casi c’è una vera e propria volontà di vendicarsi di un torto subito, vero o falso che sia. Naturalmente tutto questo rende impossibile la vita della vittima che si sente intimidita e minacciata nel proprio privato.

É difficile definire in modo chiaro chi sia uno stalker. L’Osservatorio Nazionale sullo Stalking ha stilato un identikit del molestatore insistente e tra i dati più rilevanti è emerso che l’85% è di sesso maschile, è conosciuto dalla vittima ma soprattutto è socialmente adattato. Questo ci fa capire che non ci stiamo riferendo sempre a persone che presentano disturbi mentali, dunque è complicato fare rientrare i molestatori assillanti in una categoria diagnostica precisa o identificare sempre la presenza di una vera e propria patologia mentale, anche se naturalmente non mancano casi di persone con veri e propri problemi psicologici.
Per quanto riguarda il versante vittime, chiunque potrebbe essere oggetto di persecuzione. Nella maggior parte dei casi le molestie iniziano quando finisce una relazione di coppia e sono quasi sempre le donne a subirle, nonostante non manchino casi di uomini perseguitati dalle proprie ex o spasimanti; da questo punto di vista potremmo dunque definire lo stalking come un aspetto della violenza di genere che le donne si trovano a subire per il semplice fatto di esserlo.
È presto per dire se la legge approvata dal parlamento per regolamentare questi casi possa aver realmente apportato un miglioramento; sicuramente si tratta di una risposta concreta nella lotta contro la violenza, soprattutto a danno delle donne. Purtroppo ci si trova spesso in difficoltà nel momento in cui bisogna denunciare un persecutore, proprio per questo motivo sono nati degli enti a cui ci si può rivolgere per avere un primo supporto psicologico. Il più importante è il già citato l’Osservatorio nazionale sullo stalking. Ricordiamo inoltre ricordare il telefono rosa che si occupa più genericamente della violenza contro le donne.

Osservatorio Nazionale sullo Stalking

STALKING: TRA MOLESTIA E PERSECUZIONE
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