“PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI” – 7° FIERA DELLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA

A cura di: Silvia Lauretti

Il 5 dicembre avrà inizio la 7° Fiera della piccola e media editoria dal significativo titolo “Più libri più liberi“. L’evento si inserisce nella lunga serie di progetti organizzati su tutto il territorio italiano da diversi enti, pubblici e privati, ed associazioni allo scopo di promuovere la lettura in Italia. Iniziative sempre più necessarie anche alla luce di quanto è emerso da un’ennesima indagine sulla lettura, in particolare dei più giovani, che colloca l’Italia ancora una volta agli ultimi posti in Europa.
L’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori, promotrice dell’iniziativa “Più libri più liberi”, ha tracciato un profilo dei giovani lettori italiani, un lavoro che è stato presentato nel corso degli Stati generali dell’editoria 2008, dedicati al tema “Più cultura, più lettura, più paese. Scommettere sui giovani”.
Confrontando le abitudini di lettura dei ragazzi italiani con quelle dei loro coetanei europei, risulta che gli italiani occupano le posizioni più basse, con il 53,8%, contro il 60 % della Francia e il 73,3% della Spagna.
A preoccupare sono soprattutto le ragioni della “non lettura”: l’11% dei 6-19enni sostiene di non disporre delle competenze necessarie per la lettura di un testo; il 6,9 % ammette di non sapere leggere o di leggere male e il 4,2% pensa che i libri siano scritti in modo difficile.
Si accentua in questo modo il divario con gli altri paesi per quanto riguarda i libri letti, spesa pro-capite per l’acquisto, percezione del valore della lettura, qualità della lettura e cresce la tendenza della maggior parte degli italiani a considerare il libro meno indispensabile di TV, telefonini e oggetti simili. Nel nostro paese, infatti, la lettura esce sconfitta dal confronto con le altre tipologie di svago e, rilegata ad un ruolo subalterno, non può più contribuire allo sviluppo dello spirito critico e della fantasia delle giovani generazioni. Ciò comporta gravi rischi dal momento che “una società senza romanzi, o in cui la letteratura è stata relegata, come certi vizi inconfessabili, ai margini della vita sociale e trasformata più o meno in un culto da setta, è condannata a imbarbarirsi sul piano spirituale e a mettere a rischio la propria libertà” (Mario Vargas Llosa).
È evidente che in un quadro così sconfortante acquistano particolare importanza le iniziative che tentano di incentivare gli italiani alla lettura e favorire il confronto e il dialogo tra editori, autori e pubblico.
La 7° Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi” già nel titolo esprime la volontà di promuovere la lettura proponendola come gesto ed evento di libertà a cui possono ricorrere tutti coloro che si sentono “costretti, vincolati, oppressi in vario modo nelle loro società” (Michele Rak). La Fiera, nata nel 2002, anche quest’anno, allo scopo di creare un reale momento di incontro tra il cittadino e il libro, propone una grande quantità di volumi (di ogni genere e argomento, per ogni pubblico) e di appuntamenti (circa 200) tra presentazioni e dibattiti che coinvolgono autori, studiosi, giornalisti, personaggi della politica e dello spettacolo.
Tra gli ospiti dell’edizione 2008 menzioniamo: Pupi Avati, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Giulietto Chiesa, Ugo Gregoretti, Tullio Kezich, Lia Levi, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Valerio Mastandrea, Gianni Minà, Enrico Montesano, Rocco Papaleo, Walter Pedullà, Sandro Portelli, Toni Servillo, Giuliana Sgrena, Maria Luisa Spaziani, Lee Stringer.
Il programma culturale offerto in questa edizione è dunque molto ricco e variegato. E’ prevista, ad esempio, una sezione dedicata al legame inscindibile che unisce la letteratura acronaca e storia. Fiore all’occhiello di questa sezione, che intende indagare in particolare l’importanza de

“PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI” – 7° FIERA DELLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA
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