A cura di: Pasquale Quaranta, Babilonia, settembre 2007, p. 47
Finalmente entrano nel mondo accademico gli studi sulle minoranze sessuali.
Il portale Gay.it lo ha definito il “Master della sanità friendly”.Repubblica lo ha lanciato con un attacco mozzafiato: “Entrano per la prima volta nel mondo accademico gli studi sulle minoranze sessuali”.
Così il primo corso di alta formazione su welfare state e cittadinanza Glbt in Italia, istituito dall’Università di Bologna e diretto dal prof. Costantino Cipolla, ha raccolto l’adesione di 9 donne e 10 uomini (50 i posti disponibili, quota di iscrizione 400 euro).
“Considerato il carattere sperimentale dell’iniziativa, che riunisce militanti e accademici, ci siamo iscritte con grande fiducia”, dichiarano alcune ragazze.
L’Alma Mater Studiorum di Bologna, in collaborazione con Arcilesbica, Arcigay e Movimento Identità Transessuale, segna dunque un cambio di rotta rispetto al fatto che l’Italia è l’unico Paese europeo in cui tutta la cultura gaylesbica esistente è prodotta al di fuori e in contrapposizione con l’establishment culturale dominante. Sono eventi, questi, che la storia del movimento perché creano un precedente.
Babilonia ha seguito le lezioni che si sono svolte da giugno a settembre e ha parlato con gli allievi.
Le aspettative in ingresso erano davvero alte e in parte ci si attendeva un approccio più operativo che determinasse una linea di azione o probabili linee di intervento per generare buone prassi e servizi da disseminare sul territorio, oltre alle comuni carrellate concettuali. «Forse un maggior utilizzo di supporti multimediali e un maggior rigore nella presentazione di slide brevi, concise, avrebbe reso alcune lezioni molto più interessanti» sostengono i presenti.
I partecipanti – tutti laureati e molti di essi già impegnati nell’associazionismo Glbt – hanno discusso di identità fluide, della pluralizzazione delle forme familiari, della ridefinizione delle categorie concettuali e scientifiche sulla sessualità e sulla salute.
Fra le curiosità, la presenza tra gli studenti di un sacerdote gay, già docente universitario e addentro nelle tematiche di genere: «Visto il clima omofobo nella chiesa cattolica – dice – preferisco mantenere l’anonimato».
La diversa provenienza geografica dei frequentanti (Lombardia, Lazio, Calabria… – una sola studentessa da Bologna) ha stimolato la nascita di un gruppo di discussione online per poter interagire anche al di là degli spazi fisici dell’Università (per iscriversi gratuitamente: Altaformazione_LGBTQ-subscribe@yahoogroups.com).
I docenti del corso
Prof. Costantino Cipolla, Università di Bologna
Prof.ssa Laura Corradi, Università della Calabria
Dott.ssa Alessia Bertolazzi, Università di Bologna
Dott.ssa Daniela Danna, Università degli Studi di Milano
Dott.ssa Antonietta D’Antuono, Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi, Bologna
Dott.ssa Margherita Graglia, psicologa e psicoterapeuta
Dott. Raffaele Lelleri, Responsabile nazionale Salute e Diversità di Arcigay
Dott.ssa Silvia Lolli, Comune di Bologna
Dott.ssa Porpora Marcasciano, Movimento Identità Transessuale (MIT)
Dott. Luca Pietrantoni, Università di Bologna