A cura di: Silvia Lauretti
Da sempre le società e le civiltà umane adottano e usano le “tecnologie della parola” (Ong 1986) a loro disposizione nell’ambito formativo, allo scopo di promuovere la crescita del sapere e del saper fare. L’università, luogo nato per conservare, approfondire, accrescere e trasmettere i saperi che una società ritiene necessari alla propria conservazione nel tempo, non si è mai sottratta a questa dinamica.
L’ e-learning, definito dalla commissione europea “l’istruzione di domani”, è oggi il nuovo modo di imparare reso possibile dalle attuali tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Con tale espressione si indica, infatti, l’adozione in ambito formativo delle tecnologie digitali, per progettare, amministrare e diffondere la formazione, realizzando percorsi di apprendimento personalizzati.
All’interno di questo processo una particolare importanza acquista il ruolo di Internet che, nell’ambito dell’e-learning, viene sfruttato innanzitutto per fornire formazione sincrona e/o asincrona agli utenti, che possono accedere ai contenuti dei corsi in qualsiasi momento e ovunque esista una connessione online.
Questa caratteristica, insieme ad una nuova tipologia di progettazione dei materiali e dei contenuti didattici, porta a definire alcune forme di e-learning come “soluzioni di insegnamento centrato sullo studente”.
Si ha così una nuova prospettiva: non è più l’utente a dirigersi verso la formazione, ma è la formazione a plasmarsi in base alle esigenze e alle conoscenze dell’utente. Lo sviluppo di queste modalità didattiche si collega infatti alla progressiva affermazione di modelli epistemologici che valorizzano una formazione basata sull’autonomia, sulla costruzione dei saperi e su un processo di apprendimento in grado di garantire allo studente flessibilità, libertà d’azione e un ruolo costantemente attivo
Questo aspetto è stato teorizzato in particolare da Paulsen (1993) che ha raffigurato con un esagono le aree di libertà che dovrebbero essere garantite agli allievi. In particolare, nella formazione online dovrebbero essere esaltate la libertà di accesso alle risorse e la possibilità da parte dello studente di scegliere un ritmo e uno stile di apprendimento e la molteplicità dei media utilizzabili.
Un apporto interessante al dibattito relativo alle modalità di formazione proviene poi dalla cosiddetta “psicologia umanistica”, che si basa sull’idea fondamentale che gli esseri umani aspirino all’autorealizzazione. Sul piano pedagogico e didattico questo comporta un cambiamento radicale nell’atteggiamento del docente, che dovrebbe trasformarsi sempre più in un “facilitatore”, che non insegna ma costruisce attorno a chi apprende dei supporti a cui lo studente potrà attingere in base alle sue necessità
Caratteristiche base e vantaggi di una didattica basata su internet
- l’utilizzo della connessione in rete per la fruizione dei materiali didattici e lo sviluppo di attività formative basate su una tecnologia specifica, detta “piattaforma tecnologica” (LMS);
- l’impiego del personal computer (eventualmente integrato da altre interfacce e dispositivi) come strumento principale per la partecipazione al percorso di apprendimento;
- un ruolo maggiormente attivo e partecipativo assegnato ai soggetti coinvolti;
- la possibilità di chiedere il supporto di un tutor in caso di dubbi e necessità, di studiare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo connesso alla rete e di costruirsi percorsi di studio “su misura”;
- un forte senso di presenza e appartenenza (gruppi, comunità di lavoro, classi virtuali);
- la possibilità di vedere, ascoltare, interagire con i materiali didattici, controllare i propri progressi attraverso frequenti momenti di valutazione e autovalutazione (test ed esercitazioni), ricevere aggiornamenti e integrazioni in tem
E-learning: una ricerca sulla qualità