Fra i diversi tumori che interessano la sfera genitale femminile quello più frequente è il tumore dell’endometrio, il corpo dell’utero, quello strato superficiale ricco di ghiandole rivolto verso l’interno della cavità, che conta circa 5.000/6.000 casi in Italia e 700.000/800.000 casi nel mondo ogni anno.
Si riscontrano invece in Italia, circa 3.500 casi ogni anno di tumori del collo dell’utero, cioè quelli che colpiscono la cervice uterina.In questi ultimi anni i tumori del collo dell’utero sono diminuiti grazie alla prevenzione e alla diffusione della pratica del Pap-test, scoperto 60 anni fa.
I tumori all’ovaio sono invece i più rari e colpiscono circa 200.000 donne all’anno, nel mondo. Le ovaie sono due organi grandi circa tre centimetri, collegati all’utero dalle tube, e poste una a destra e una a sinistra; purtroppo i tumori che interessano quest’area sono quelli con il più alto tasso di mortalità, perché non è ancora possibile una diagnosi precoce e i sintomi che produce sono aspecifici. L’età, è uno dei fattori di rischio per il cancro dell’ovaio, lo dimostra il fatto che la maggior parte dei casi viene identificata dopo l’ingresso in menopausa, con picchi massimi tra i 50 e i 69 anni. Anche la lunghezza del periodo ovulatorio, (precocità del menarca) la menopausa tardiva e il non aver avuto figli, sono altri fattori di rischio. Ci sono anche dei fattori di protezione che abbassano il rischio di comparsa del tumore dell’ovaio, come per esempio l’aver avuto più figli, aver allattato al seno e aver usato a lungo termine contraccettivi estro progestinici. Il papilloma virus è una condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo di una lesione di una lesione precancerosa, (HSIL)che precede di diversi anni l’insorgenza di un carcinoma del collo dell’utero. Proprio in questo virus, è stato dimostrato per la prima volta in maniera certa, la sua azione oncogenica, cioè come causa dei tumori del collo dell’utero.
Il carcinoma del collo dell’utero è comunque una rara complicanza del papilloma virus che, nonostante sia un’infezione frequente nelle giovani donne, con un tasso rischio pari all’80%, si risolvono spontaneamente e senza complicanze, nell’80% dei casi.
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